Che cosa sono le venature del legno?
I segni tipici del legno, detti venature, sono dovuti alla particolare struttura di questo materiale. Le venature sono dei vasi conduttori, nei quali fluiscono in senso verticale, dal fusto verso le foglie, acqua e sali minerali. Le venature sono sempre diverse da albero ad albero. Quando il legno viene tagliato parallelamente all’asse del tronco, le venature appaiono diritte.
In alcuni tipi di albero, tuttavia, i condotti sono spiraliformi e di conseguenza le venature si intersecano; un effetto simile si ottiene anche eseguendo un taglio non parallelo nelle piante comuni.
La struttura del legno; le venature
Le diverse parti che formano la struttura del tronco di un albero sono le seguenti:
- Midollo: è la parte centrale del tronco dell’albero
- Durame: è la zona più interna e più pregiata da cui si ricava il legno massello
- Raggi midollari: sono strutture cellulari che appaiono, appunto, come raggi quando si taglia la sezione di un tronco. Sono il collegamento tra la parte centrale dell’albero e quella periferica
- Anelli di accrescimento: sono gli anelli concentrici ben visibili quando viene tagliato il tronco.
- Alburno: è la parte legnosa più giovane, e circonda il durame.
- Cambio: è uno strato molto sottile, responsabile dell’accrescimento dell’albero.
- Libro: protegge l’interno dall’umidità e contiene i vasi che portano il nutrimento sintetizzato dalle foglie al resto dell’albero;
- Corteccia esterna: costituita da cellule morte, protegge la pianta da funghi, insetti, urti, agenti atmosferici e cambiamenti di temperatura.
Le venature del legno: differenze
Come già accennato nelle righe precedenti, ogni albero ha le sue venature. Le diverse specie, tuttavia, sono accomunate da alcuni caratteristici tipi di venature, che sono anche — insieme al colore — tra gli indizi più efficaci per riconoscere l’essenza legnosa. Qui di seguito mostriamo le venature di alcuni dei legni più diffusi nella realizzazione di arredi.
- Rovere: caratterizzato da venature irregolari e molto evidenti;
- Ciliegio: caratterizzato da venature più scure;
- Noce: un legno a poro chiuso, quindi con venature molto evidenti;
- Castagno: è un legno a poro aperto con un colore bruno chiaro e venature marroni tendenti al rossiccio.
- Mogano: è un legno scuro molto pregiato, ricco di venature, con tonalità che vanno dal bruno al rossastro;
- Frassino: è un legno chiaro, con tonalità che vanno dal bianco avorio al rosato. È leggero ma molto robusto, e presenta venature sottili e regolari, a poro aperto;
- Faggio: è un’essenza dalle venature sottili con fibra dritta e i pori non visibili;
- Abete: ha venature regolari tendenti al giallo o al rosso;
- Pino: Ha un colore biancastro con venature lineari.
Legni dolci e legni forti
Il legname proveniente dai legni di conifera è dolce mentre quello delle latifoglie è duro. Il legname di latifoglie è solitamente considerato grossolano, mentre quello da frutto (ciliegio, ulivo, pero, acero, ecc.) è chiamato fine. In generale:
- I legni dolci sono formati da cellule molto corte;
- I legni duri, invece, sono costituiti da lunghi vasi tubolari che consentono la risalita dell’acqua dalle radici.
A seconda dell’albero da cui vengono ottenuti, si distinguono legni forti e duri, legni dolci, legni fini e duri.
- legni forti e duri sono quelli di quercia, abete, frassino, platano;
- legni dolci sono pioppo, castagno, betulla;
- legni fini e duri sono noce, ciliegio, olivo, ebano, palissandro, mogano, teak.
Le proprietà fisiche del legno
La resistenza del legno è la sua capacità di combattere le forze dovute a sollecitazioni esterne, meccaniche o atmosferiche.
- La densità esprime il rapporto massa/volume di ogni specie legnosa;
- La durezza è la capacità del legno ad essere tagliato e lavorato.
- La rigidezza, infine, esprime la capacità del legno ad essere curvato